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Integrazione SPID: arriva il nuovo tariffario per il mercato privato

Integrazione SPID e Accessibilità per i servizi privati

Grazie all’Integrazione Spid i service provider privati potranno utilizzare il sistema pubblico di identità per l’accesso ai propri servizi.

 

L’Integrazione Spid si apre ai service provider privati che intendano utilizzare il sistema pubblico di identità digitale per l’accesso ai propri servizi, che pertanto potranno finalmente fare riferimento al nuovo tariffario approvato e pubblicato con la nuova determina n.166/2019.

Approfondiamo a tal proposito i seguenti punti:

Integrazione spid e nuovi schemi di convenzione per i servizi privati;

Le nuove tariffe per una piu’ ampia sostenibilità.

Integrazione spid e nuovi schemi di convenzione per i servizi privati

Grazie alla determina n. 166/2019, per i gestori delle identità digitali e per i fornitori privati di servizi sono adesso previsti nuovi schemi di convenzione per l’integrazione di spid anche da parte di questi ultimi.

Attraverso questi schemi si completa un passaggio fondamentale per la diffusione del sistema identità digitale al di fuori della pubblica amministrazione. Sarà infatti possibile per i service provider privati offrire servizi in rete accessibili tramite le credenziali spid e quindi facilitare la fruizione degli stessi.

Se l’adesione al sistema SPID da parte di soggetti privati era nell’aria da diverso tempo, mancava nei fatti un tariffario di riferimento per gli IdP da utilizzare nel caso di privati che offrono servizi digitali. Una mancanza che rendeva di fatto inapplicabile l’integrazione di Spid anche da parte dei privati. Questo passaggio ci fa comprendere meglio il valore della direttiva sovracitata che rappresenta una vera e propria opportunità di sviluppo per il progetto Spid e per tutti gli stakeholders coinvolti.

 

Le nuove tariffe per una piu’ ampia sostenibilità

Il nuovo tariffario per il mercato privato, usufruibile dai service provider che intendano utilizzare il sistema pubblico di identità digitale per consentire agli utenti l’accesso ai propri servizi, definisce le logiche di calcolo dei corrispettivi che gli stessi devono ai Gestori dell’Identità digitale, individuando una logica di tipo pay per user.

Nel caso specifico, per ogni periodo di fatturazione, gli accessi effettuati da un utente unico, saranno fatturati dal singolo Gestore dell’Identità una sola volta per ogni Fornitore di Servizi, indipendentemente dalla numerosità degli accessi.

Al fine di valorizzare in modo congruo le transazioni di accesso con integrazione spid, il modello di pricing individua due differenti tipologie di accesso:

  • Accessi tramite “Autenticazione”: autenticazioni Spid con richiesta dei soli attributi dell’anagrafica del Titolare.
  • Accessi in modalità “Registrazione”: autenticazioni Spid con richiesta di attributi non legati all’anagrafica del Titolare.

Durante il periodo di fatturazione gli Idp renderanno disponibili ai Fornitori di Servizi dei rendiconti trimestrali, opportunamente anonimizzati e contenenti l’elenco delle transazioni di autenticazione conclusesi con esito positivo, suddivise secondo la relativa tipologia di accesso: autenticazione o registrazione.

I prossimi mesi saranno fondamentali per verificare la capacità del nuovo tariffario di garantire un equilibrio economico al sistema di integrazione SPID fino ad oggi totalmente sostenuto dagli IdP.

Certamente le tariffe non sono definitive e al cambiamento delle condizioni del mercato gli IdP potranno proporre ad AgID dei calcoli diversi o articolati secondo principi differenti.