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SPID chiave di accesso al SUI

sportello unico per l'immigrazione_SPIDSTART

Dal 15 marzo anche i servizi online dello Sportello Unico per l’Immigrazione passano da SPID. Richieste di cittadinanza, di ricongiungimento o nulla osta al lavoro alcuni dei servizi disponibili online

Il Sistema Pubblico per l’Identità digitale, SPID, amplia sempre di più il suo bacino di utilizzo. Dal 15 marzo scorso è la chiave di accesso, l’unica tra l’altro, ai servizi online del SUI, Sportello Unico per l’Immigrazione. Il portale del Ministero dell’Interno si rivolge ai cittadini extracomunitari e consente loro di effettuare diverse richiese o pratiche online, come la domanda di ricongiungimento familiare, di nulla osta al lavoro, domande di cittadinanza o la sottoscrizione dell’Accordo di Integrazione.

Cosa cambia con SPID

L’accesso con le vecchie credenziali, dopo il 15 marzo, è rimasto in vigore solo per alcune sezioni, ossia quelle dedicate alla cittadinanza e all’accordo di integrazione. Quando un cittadino in possesso di vecchie credenziali accede per la prima volta con SPID ha comunque la possibilità di associare le due modalità di ingresso e quindi verificare lo stato di avanzamento anche di quanto inviato in precedenza.

Ricordiamo che SPID, come specificato sul sito AgID, può essere richiesto da tutti i cittadini italiani – o dotati di permesso di soggiorno e residenti in Italia – che abbiano già compiuto i 18 anni. Per gli stranieri, dunque, basterà presentare al momento della richiesta delle credenziali tramite l’Identity Provider individuato, un documento valido ad accertarne l’effettiva residenza nel Paese.

Abbiamo più volte sottolineato l’importanza della direzione intrapresa dal Governo verso la digitalizzazione dei servizi della Pubblica Amministrazione e, in un precedente articolo , abbiamo parlato della possibilità di accesso ai servizi destinata ai cittadini italiani residenti all’estero. Tanti piccoli tasselli, destinati a gruppi di utenti di volta in volta diversi, che, nell’insieme contribuiscono al cambiamento digitale del Paese e a facilitare e spingere la fruizione online dei servizi della PA.